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Il Convitato di Pietra

Tutti a pensare al tapering, ma là nell’angolo, intanto...

Il problema è che la politica fiscale americana procede in modo sempre più caotico. Non si fa più un budget da anni, si va avanti a esercizi provvisori e, con il sequester, si è inventata una forma di contenimento della spesa ancora più radicale dei tagli lineari, ovvero i tagli casuali, quasi per sorteggio. Si fa così perché non c’è più nessuna volontà politica di raggiungere accordi alla luce del sole e quindi si taglia alla cieca (purché metà in area democratica e metà in area repubblicana). A livello macro, quello dei dati aggregati, la cosa funziona e sta producendo una impressionante riduzione del disavanzo federale. A livello micro è il caos.

Il mercato si è ormai abituato a questi scontri. Sa che ogni volta si trova una soluzione all’ultimo minuto e pensa che anche questa volta sarà così. Questo stato di assuefazione potrebbe però indurre i politici ad alzare ulteriormente i toni dello scontro e quando volano parole grosse, si sa, le cose possono sfuggire di mano.

Anche l’Europa, nonostante i dati macro in deciso miglioramento, ha la sua quota di problemi. Grecia e Portogallo sono in una situazione precaria, ma per motivi elettorali tedeschi la loro situazione verrà affrontata all’inizio dell’anno prossimo. Anche l’Italia, dove il quadro politico è quello che è, sarà pregata in tutti i modi di congelare fino a fine settembre qualsiasi pulsione autodistruttiva. Non sarà però rinviato lo stress test sulle banche dell’Eurozona e si sa che, questa volta, si farà sul serio. Gli stessi dati macro, positivi nelle ultime settimane, potrebbero incontrare qualche vuoto d’aria nelle prossime, quanto meno in Germania.

Al momento è però l’Asia a preoccupare di più. Il Giappone sta per decidere sulla questione più delicata dell’Abenomics, l’aumento dell’Iva. Un tentativo precedente, negli anni Novanta, produsse un esito disastroso e fece abortire una ripresa che era sembrata promettente. Abe sembra orientato a riprovarci.

(Nella foto: Il Don Giovanni nell’allestimento del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. 2012.)
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