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Gli effetti del Quantitative Easing sui mercati: la "Teoria delle Stanze"

Effetti collaterali del QE sui mercati finanziari.

Va tenuto presente che questa è una "derivata seconda" in quanto è di fatto un effetto indotto dall'azione delle banche centrali, ma non "cercato" in alcun modo dalle stesse.

L'unico, vero obiettivo delle banche centrali è quello di evitare il fallimento del sistema e di ridurre il costo del servizio del debito per gli stati e – di conseguenza – riducendolo a livello sistemico, di ridurlo anche per i cittadini a livello privato e aziendale. Il motivo per cui questo volano non si è ancora messo in moto in alcuni paesi è che il buco del debito pregresso è enorme e va prima colmato, per poter poi far entrare in circolo la liquidità. Proviamo a capire meglio cosa sta succedendo.

Si immagini quindi l'universo finanziario investibile come una casa con tre stanze:

- la liquidità (la stanza più grande)
- i bonds
- i mercati azionari (la stanza più piccola)

Tra le varie stanze c'è transito libero.

Stanza 1: transito libero tra le stanze

E questi sono gli investitori, distribuiti nelle tre stanze.

Stanza 2: investitori nelle stanze

A seconda della convenienza, in una situazione normale gli investitori passano da una stanza all'altra. In questa particolare e unica situazione, la derivata prima del QE ha avuto come effetto di annullare di fatto la redditività della liquidità, che si è quindi spostata per "convenienza forzosa" nella massima parte verso i bonds. La prima stanza (la LIQUIDITA') è ormai vicina ad essere completamente inagibile (=infruttuosa) per gli abitanti della casa (gli investitori). Questa è la nuova situazione.

Stanza 3: nuova situazione
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