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La prova ontologica

Se l'accelerazione della crescita è pensabile, allora deve esistere.

Siamo allora di fronte a un mercato cieco e arrogante che andrà per forza incontro ad amare delusioni? Non necessariamente. Una volta tanto si pensa in modo strutturale e razionale. Gli ingredienti per l'accelerazione ci sono tutti, a partire da un'ampia creazione globale di liquidità anche in questo 2014. Ci sono poi politiche fiscali meno restrittive che fanno davvero pensare a un'accelerazione della domanda aggregata per quest'anno e per il prossimo.

D'altra parte, alla solida consapevolezza del proprio diritto a rimanere in alta quota non corrisponde, nelle borse, un atteggiamento euforico. L'SP 500 è in rialzo dell'uno per cento dall'inizio dell'anno, il Dax è in ribasso del 4 e il Nikkei del 9.

Bertrand RussellQuanto all'Ucraina, l'escalation dello scontro tra Occidente e Russia toccherà probabilmente un picco la settimana prossima. Dopo il referendum in Crimea e dopo avere introdotto sanzioni reciproche ci si fermerà. Andare oltre sarà infatti troppo costoso e rischioso per tutti. Putin si terrà la Crimea e l'Occidente si terrà un'Ucraina finlandizzata con un forte grado di autonomia per le regioni russofone.

Superficie agitata, dunque, e acque profonde calme. Andando ancora più giù, tuttavia, la placca tettonica sottostante, quella che si muove molto lentamente e che è però dotata di formidabile energia, si muove inerzialmente nella direzione sbagliata. La Banca dei Regolamenti Internazionali, che sorveglia la placca come suo compito istituzionale, ci ricorda che il debito globale, dalla crisi a oggi è salito da 70 a 100 trilioni. Il prossimo terremoto è ancora lontano, certo, ma ogni tanto ricordiamoci che non siamo diventati invincibili.

(Nella foto: Russell. Grande rispetto per l'argomentazione di Anselmo)

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