Facebook Pixel
Milano 10:56
34.287,61 +0,05%
Nasdaq 24-apr
17.526,8 0,00%
Dow Jones 24-apr
38.460,92 -0,11%
Londra 10:56
8.098,05 +0,72%
Francoforte 10:56
18.004,49 -0,47%

Realtà virtuali

The Matrix, The Truman Show e il mondo post-2008.

Alla fine, per chi investe, va bene così. Le borse non scenderanno e probabilmente continueranno ad andare abbastanza bene. È però importante raccontarsi le cose giuste e non razionalizzare troppo il rialzo dicendo che tutto va benissimo.

Per dirla tutta, si ha l'impressione che i registi fuori dalla cupola, come gli alieni della novella di Stross, stiano cambiando il campo gravitazionale del nostro mondo protetto. Come i missili di Stross, che cadono a terra dopo poche decine di metri di volo per impedire che possano trasportare testate nucleari in campo nemico, i rialzi di borsa di questo 2014 sono effimeri per evitare che le bolle azionarie, per adesso contenute, assumano proporzioni preoccupanti e pericolose. Quanto ai bond, sembra che i nostri Lord Protettori parlino (in America) di aumento dei tassi a breve per impedire che salgano quelli a lungo, decisivi per il mercato dei mutui sulla casa.

Tutto sembra dunque muoversi, nelle parole, affinché nulla si muova sul serio, né le azioni né i bond. Anche nel mondo magico del Quantitative easing, a ben vedere, tutto sembra per aria affinché nulla cambi per davvero, se non i rapporti relativi tra i Lord Protettori.

Seth Klarman. Dal 2008 viviamo in un Truman ShowL'America pratica infatti il tapering e si prepara a mettere in soffitta il Qe. Guarda caso, però, il Giappone la sta sostituendo con importi molto simili e l'Europa, udite udite, non considera più il Qe come teologicamente scorretto e si dichiara pronta a iniziarlo in caso di necessità.

Per il principio dei vasi comunicanti non ha importanza da quale tubo venga immessa l'acqua, conta solo la quantità totale versata. Lo si è visto con il Qe americano, che ha fatto salire il prezzo degli asset non solo negli Stati Uniti, ma in tutto il mondo.

Il nome e il cognome di chi immette liquidità contano però nella determinazione dei tassi di cambio. Chi pratica il Qe vede (e vuole vedere) indebolirsi la propria moneta, chi non lo pratica si rassegna a vedere il suo cambio rafforzato.

L'euro si è apprezzato dopo il 2012 contro tutte le valute, emergenti e sviluppate, fino a che le esportazioni tedesche sono andate a gonfie vele. Ora che per Bmw, Daimler e Volkswagen diventa ogni giorno più difficile vendere in Cina, in India e in Russia la prospettiva tedesca cambia. Le quattro auto in più che acquisteremo in Italia e Spagna rispetto all'anno scorso non compensano l'indebolimento su mercati ormai molto più grossi dei nostri. Quanto alle vendite in America, le Toyota fabbricate in Giappone sono diventate ancora più competitive grazie alla svalutazione dello yen.

(Nella foto: Seth Klarman. Dal 2008 viviamo in un Truman Show)
Condividi
"
Altri Top Mind
```