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L'ombrello

Quando comprarlo, quando metterlo nella borsa, quando aprirlo.

Le borse possono così continuare a salire anche se cominciano ad essere care, i bond possono rinviare il momento della discesa e il dollaro può rinviare quello del rafforzamento, confermando l'idea per cui ogni volta che l'Europa fa qualcosa di espansivo, l'America risponde con ancora maggiore aggressività.

Avevamo parlato la settimana scorsa dell'opportunità di cominciare a proteggere i portafogli. Strategicamente rimane una scelta razionale, ma dopo il Fomc torniamo alla lavagna e rimoduliamo la nostra idea.

Luke Jerram. Installazione a Rotterdam. 2012Poiché gli ombrelli (le put) costano, è inutile comprarli troppo presto. Si potrebbero invece impiegare i prossimi tre-quattro mesi per vendere call leggermente out of the money (a un prezzo d'esercizio più alto di quello corrente) su una parte del portafoglio. Se le call verranno esercitate avremo comunque venduto le azioni ai massimi di tutti i tempi, una cosa per cui non è mai morto nessuno. Useremo il tesoretto accumulato con la vendita estiva di call per comprare, verso la fine dell'anno, put sul resto del portafoglio.

Delle due l'una. O la crescita accelererà in modo più convincente, e allora il mercato comincerà a dubitare della linea della Fed e passerà, come è suo costume, da un atteggiamento ultracompiacente a un atteggiamento sospettoso (scendendo). Oppure la crescita continuerà a essere modesta, e allora il mercato si chiederà se sia davvero il caso di pagare sempre di più azioni che producono sempre lo stesso reddito.

Nei due casi, dunque, gli ombrelli cominceranno a servire. Après la pluie le beau temps, dicono i francesi, e dopo il bel tempo la pioggia.

(Nella foto: Luke Jerram. Installazione a Rotterdam. 2012)

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