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I delfini di Koons

Per capire quello che succede bisogna guardare alla prossima crisi.

E perché le banche centrali si mostrano così preoccupate per l’insufficiente inflazione quando un delfino gonfiabile di Koons viene comperato in questi giorni ad Art Basel per 5 milioni di dollari, mentre un francobollo della Guiana, appena acquistato a New York per 9.5 milioni, quadruplica il record precedente nel settore filatelico?

Non è che le banche centrali sono così provate dallo shock di cinque anni fa da avere perso non solo quella prudenza che dovrebbe essere una loro virtù caratteristica, ma anche la lucidità di analisi? Sarà forse questione, come dice David Rosenberg, di un fortissimo senso di colpa che li tormenta per avere concorso a creare, insieme a molti altri protagonisti dell’ubriacatura collettiva degli anni Duemila, la Grande Recessione?

Art Basel. Pagati 4.5 milioni per questa Città delle Scimmie di Sigmar PolkePuò anche darsi che sia effettivamente così, ma a leggere tra le righe quello che ci comunicano viene un’impressione diversa. Non è l’ombra della crisi scorsa a fare perdere il sonno ai policy maker, ma quella della prossima.

Qui non vogliamo analizzare quanto sia giusta o sbagliata questa paura e nemmeno ci interessa più di tanto capire se le azioni di policy che ne stanno seguendo e che continueranno a seguirne nei prossimi anni siano la risposta più corretta. Vogliamo solo calarci nella loro testa e provare a capire che cosa vedono i loro occhi e cosa pensano, di conseguenza, le loro teste.

Come nella saga di Terminator, le persone normali vivono la loro vita più o meno tranquillamente mentre solo un uomo, venuto dal futuro, ha negli occhi la rovina e la desolazione che attendono l’umanità. Solo sconfiggendo l’arma letale, il cyborg Schwarzenegger, l’uomo riuscirà forse a cambiare il corso della storia e a generare l’eroe che sconfiggerà i mostri.

E così oggi i mercati vedono se stessi, si compiacciono e si scambiano congratulazioni. I governi, dal canto loro, hanno fretta di dichiarare chiusa per sempre la crisi e diffondono ottimismo. I banchieri centrali, nella loro solitudine, vedono invece la possibilità di una crisi ancora più devastante di quella del 2008-2009.

(Nella foto: Art Basel. Pagati 4.5 milioni per questa Città delle Scimmie di Sigmar Polke)
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