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Volatilità

Distinguere il rumore dal segnale

Contrariamente a un'opinione diffusa, la volatilità non è nemmeno un buon indicatore di tendenza e non aiuta a fare previsioni. Tobias Levkovich di Citi ha lavorato su una lunga serie storica e ha calcolato che quando il Vix è tra 10 e 15 (ora è a 13.40) c'è l'88 per cento di probabilità che 12 mesi più tardi la borsa sia più in alto. Quando il Vix è tra 15 e 20 le probabilità sono 87.5 su cento. E indovinate quante sono le probabilità di una borsa più forte con un Vix elevato, per esempio tra 35 e 40? Sono di nuovo l'87.5 per cento.

La volatilità, dunque, a volte è rumore e a volte è segnale, ma non segue regole. Quello che qui vogliamo proporre come ipotesi non è che il rumore non possa salire nei prossimi due-tre mesi, cosa molto possibile anche per circostanze stagionali, ma che il rumore possa già avere dignità di segnale.

Surf tra le onde del PacificoIl nostro ragionamento parte dalla volatilità del ciclo economico, che è spesso alla base di quella dei mercati. Come sappiamo, l'America ha attraversato una fase di forte crescita nella seconda metà dell'anno scorso. C'è stata un'ondata di fiducia, dovuta alla maggiore stabilità politica, e le imprese hanno scoperto improvvisamente di avere poche scorte di prodotti da offrire ai consumatori.

Una volta riempiti fin troppo i magazzini è arrivato il 2014 con il suo carico di maltempo, di maggiori oneri per l'Obamacare di minori sgravi fiscali per gli investimenti. Il Pil si è bruscamente contratto e i magazzini sono stati svuotati. Tornato il bel tempo i consumi sono ripresi normalmente ma si è dovuto produrre più del solito per ricostituire le scorte. Il risultato è stato il 4 per cento di crescita annualizzata del secondo trimestre.

Se facciamo la media degli ultimi quattro trimestri ed eliminiamo così gli effetti dei nevrotici minicicli delle scorte, troviamo una crescita americana del 2.4 per cento, un numero perfetto per avere una magica combinazione di borsa forte e di bond tranquilli.

Come sarà il terzo trimestre? Ripeterà l'exploit del secondo con il suo 4 per cento? No, perché le scorte, accumulate troppo nei mesi scorsi, verranno smaltite o rimarranno comunque stabili. Il risultato finale sarà dunque vicino a quel 2.4 che finora è tanto piaciuto ai mercati.

(Nella foto: Surf tra le onde del Pacifico)
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