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Quattro paradigmi

Prove generali di volatilità in vista di un mondo nuovo

Le autorità sanitarie ripetono costantemente che tutto è perfettamente sotto controllo e che si può stare assolutamente tranquilli. È giusto fare appello alla componente razionale, ma la legge dei grandi numeri induce a pensare che altri casi si produrranno nel mondo. Gli Stati Uniti, del resto, sono in questo momento teatro di un’epidemia di enterovirus, mentre in Florida si è ormai insediata stabilmente la chikungunya, una malattia virale acuta ed epidemica che si sta estendendo dall’Africa e dai Caraibi.

Egon SchieleNo al panico, dunque, ma sì a una giusta attenzione, proporzionata all’entità del fenomeno e ai limiti inevitabili della nostra capacità di controllo. Per i mercati Ebola cade in una fase delicata, ma certamente non drammatica. La stagione è propizia alle correzioni, l’Europa gira a vuoto, la Cina è in affanno. Come scrive Bruce Kasman, l’economia globale applaude con una mano sola, quella americana. E per dirla tutta, anche negli Stati Uniti si vede qualche piccolo segno di perdita di slancio. E poi ci sono Hong Kong paralizzata, l’Iraq, la Siria e un’Ucraina in cui il conflitto è ripreso, sia pure sottotraccia.

Probabilmente (e augurabilmente) molti di questi problemi si riveleranno alla fine gestibili. In Ucraina la minaccia di altre sanzioni incrociate rende molto caute le parti in gioco. A Hong Kong la Cina sceglierà forse la strada che il potere sceglie spesso in questi casi, aspettare e non fare nulla. In Iraq e Siria l’Isis riesce nel miracolo di fare cooperare tutto il resto del mondo.
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