Opportunità d'acquisto, inizio di bear market o semplice normalità?Ogni giorno, prima di buttarsi nella mischia, i protagonisti grandi e piccoli dei mercati finanziari scrutano due cose. Da una parte guardano la realtà del mondo, fatta per loro soprattutto di dati macro e stime sulle società quotate. Dall’altra valutano con la massima attenzione qualsiasi parola esca dalla bocca dei
banchieri centrali e dei
governi. Il mondo oggettivo, dunque, e la volontà politica.
Ci sono periodi in cui tutto sembra chiaro, in senso positivo o negativo. Chiaro non vuole dire necessariamente vero. Talvolta infatti il mercato si racconta delle favole e le adotta come verità. Questo non è bello, ma dà comunque una sensazione di controllo sugli eventi.
Ci sono però altri momenti, come quello che stiamo vivendo, in cui i segnali si fanno contraddittori e la prospettiva cambia continuamente. Si dirà che anche in questi ultimi anni i dati sono stati contrastanti, alcuni buoni e altri meno buoni. Proprio questa alternanza continua ha creato quell’atmosfera temperata, né troppo calda né troppo fredda, che tanto è piaciuta ai mercati.
Perché allora il momento attuale fa così paura? Dicevamo che è una questione di prospettiva. Quando in montagna si cammina lungo una valle ci si muove tra due pendii e non si ha paura di cadere. Se però si cammina lungo una cresta ci si muove sempre in mezzo a due pendii, ma si rischia di cadere da una parte e anche dall’altra.
(Nell'immagine: Caspar David Friedrich. Viandante sul mare di nebbia)