Borse europee. Finché Ucraina e
Grecia rimangono due crisi ancora circoscritte, la scelta strategica di sovrappesare l’azionario europeo non è in discussione. Si tratta però di dosare bene l’esposizione. È inutile negare che esistono rischi di coda, bassi ma potenzialmente pericolosi, sull’uno e sull’altro fronte. Il 2015 può dare buone soddisfazioni a condizione di non volere strafare.
Borsa americana.
Gli utili non aumentano più e i margini sono sotto pressione. Molti commentatori sottolineano giustamente la robustezza della crescita e la forza del mercato del lavoro ma talvolta si dimentica di considerare l’aumento della pressione fiscale sulle imprese e il fatto che il lavoro è anche un costo. Per il 2015 si profila quindi un andamento laterale.
Il petrolio debole significa che l’energia va ancora evitata. Al contrario, rimangono interessanti auto, line aeree ed elettronica di consumo.
Dollaro. La fase laterale è destinata a continuare fino al momento in cui i tassi americani saliranno sul serio. Per il momento l’America deve assorbire la perdita di competitività nei confronti del resto del mondo.
Vedi anche:
Grecia, aumenta lo scetticismo sul programma di salvataggioMercati cauti. Gli investitori attendono novità sulla GreciaPutin allarga i suoi orizzonti commerciali
"