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Dalla retta al cerchio

Qualcosa sta cambiando sul serio

Infine il petrolio. Nell’era pre-fracking il tempo che trascorreva dal momento in cui una società petrolifera decideva di esplorare una zona, pianificare la produzione ed estrarre la prima goccia di greggio si misurava in anni (se non in decenni, come in Kazakhstan). Con il fracking si misura in poche settimane.

Il violento recupero del greggio degli ultimi due mesi è dovuto proprio alla velocità con cui il settore del fracking ha ridotto la produzione. È però successo, in questi mesi, che oltre alla produzione è sceso notevolmente anche il costo di estrazione. Ai prezzi attuali, quindi, sta diventando di nuovo molto profittevole produrre, soprattutto in Texas. Molte società hanno già annunciato che, se questi prezzi terranno, molti pozzi verranno riaperti. Il prezzo, se così dovesse essere, tornerà a scendere rapidamente. Ecco quindi, già in movimento, la giostra tra prezzi e produzione.

Ring of Life. Fushun. CinaChe fare, allora, nei portafogli? Il bello dei movimenti circolari è che offrono la possibilità, a chi perde un giro, di aspettare quello successivo. L’attesa è però un lusso che si possono permettere solo gli investitori individuali e quelli a lungo termine, come i fondi pensione. Per tutti gli altri la circolarità, se scambiata erroneamente per linearità, rappresenta una tentazione continua a sbagliare. Nel dubbio, quindi, è razionale ridurre l’esposizione complessiva quando se ne presenta l’occasione.

E che fare adesso? L’impressione è che dollaro, tassi e petrolio abbiano corretto già parecchio nelle ultime settimane e che le aspettative di inflazione siano cresciute troppo in fretta, così come erano cresciute troppo quelle di deflazione fino a qualche tempo fa. Quanto alle borse, la stabilizzazione anche temporanea di dollaro tassi e petrolio dovrebbe essere sufficiente, Grecia permettendo, a ridare colore ai mercati europei.

Vedi anche:

Petrolio, l'OPEC dice addio ai 100 dollari al barile

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