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Calmi e confusi

Si apre una fase più sobria e meno nevrotica

Fin dai tempi di Socrate e di Pirrone sapere di non sapere è considerato più saggio di credere di sapere cose che in realtà non si conoscono affatto. Diamo allora il benvenuto al nuovo vento socratico che soffia sui mercati, che stanno imparando a convivere con i dubbi e le incertezze.

Lo scettico Pirrone, che aveva seguito Alessandro Magno in India e aveva qui conosciuto i gimnosofisti, i saggi che giravano ignudi e indifferenti alle cose del mondo, aveva portato alle estreme conseguenze la posizione socratica. All'acatalessia, la non comprensione del vero, devono seguire come conseguenza logica il silenzio, l'afasia, e l'imperturbabilità ovvero l'atarassia. C'è del resto tutta una aneddotica su Pirrone che rimane calmissimo mentre la sua nave rischia di affondare e che non si ritrae di fronte ai cani rabbiosi, che alla fine lo lasciano stare.

In questo spirito diamo allora il benvenuto alla voce abbassata dei molti, tra economisti, analisti e guru, che nella prima metà dell'anno proclamavano con voce squillante le loro verità. E diamo infine il benvenuto alla diminuita volatilità dei mercati e azzardiamo l'ipotesi che la parte finale dell'anno si chiuda non lontano dai livelli attuali.

(Nell'immagine: J. David, La morte di Socrate)
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