Facebook Pixel
Milano 9:48
34.230,33 -0,12%
Nasdaq 24-apr
17.526,8 0,00%
Dow Jones 24-apr
38.460,92 -0,11%
Londra 9:48
8.079,56 +0,49%
18.012,42 -0,42%

I matti che parlano da soli

Quando i mercati se la suonano e se la cantano

A questo punto, dopo avere sbandato in una direzione e poi nell'altra e dopo avere costretto a chiudere prima le posizioni al rialzo e poi quelle al ribasso, il mercato appare ripulito e abbastanza in equilibrio.

È anche possibile che nelle prossime settimane si provi a salire ancora un po', grazie anche al rinnovato slancio espansivo della Bce. Sembra di rivivere, nella comunicazione da Francoforte, i lunghi mesi che portarono al Quantitative easing. Promesse fatte a mezza bocca, ritracciamenti tattici, trovate retoriche, fughe di notizie su importi modesti e poi, per il gran finale, ricchi premi per tutti.

Johannes Moreelse, Democrito, 1630Questa volta la replica è in tono minore, perché i mercati hanno fresco il ricordo delle eccessive illusioni che infiammarono le borse europee in primavera e non vogliono rivivere le delusioni estive. Il livello delle nostre borse, dopo le correzioni per la Grecia, per la Cina e per la Volkswagen, è però sufficientemente sacrificato (in termini relativi rispetto all'America) da lasciare spazio a una continuazione della fase di recupero.

Nessuno parla più di rialzo dei tassi americani, ma in dicembre, se mercati ed economia continueranno a mandare segnali, rispettivamente, di forza e di stabilità, qualcuno si sveglierà e ricomincerà a parlarne.

Per il momento lasciamo ancora correre il recupero, alleggeriamo qua e là e senza fretta le posizioni più esposte e rimaniamo sovrappesati di borse europee e di dollari, in attesa di livelli migliori sui quali alleggerire seriamente.


Condividi
"
Altri Top Mind
```