C'è poi da prestare attenzione alle decine di milioni di contadini inurbati che lavorano nell'edilizia e nell'industria come manodopera poco qualificata. Sul passaporto interno hanno ancora scritto che sono contadini e in base a questa finzione giuridica non godono dei diritti degli abitanti delle città, non hanno diritto a una casa, dormono in fabbrica o in cantiere, hanno un'assistenza sanitaria inferiore e possono essere rimandati in campagna in qualsiasi momento. È il sistema sovietico, derivato a sua volta da quello coloniale britannico (che considerava la manodopera inurbata come residente nelle homeland e riserve) e che gli afrikaner portarono all'estremo con l'apartheid. Un sistema politicamente insostenibile che però fa ancora comodo e che verrà smantellato solo gradualmente.
La crescita impetuosa, fino ad oggi, ha permesso di fare contenti quasi tutti. La crescita ha però avuto fasi diverse. L'amministrazione
Jiang Zemin, negli anni Novanta, ha aperto il paese e attuato grandi riforme. L'amministrazione
Hu Jintao (2003-2013) ha vissuto di rendita sulle riforme del decennio precedente, non ne ha attuate di nuove ed è anzi tornata a rafforzare il peso dell'industria pubblica.
Il modello di crescita, sotto Hu Jintao, è stato per sua stessa ammissione distorto e insostenibile. Si è basato in larga misura sull'edilizia, con l'esproprio di terreni agricoli da parte degli enti locali e la rivendita degli stessi terreni a prezzi moltiplicati agli immobiliaristi con il permesso di costruire come e quanto volevano. Questo ha creato ovviamente un sistema di corruzione nella pubblica amministrazione e un eccesso di offerta di case.
Il
boom immobiliare ha trascinato al rialzo il prezzo dell'acciaio e del rame, ha rafforzato l'industria pesante pubblica e ha creato una bolla in molti paesi produttori di materie prime, dal Brasile fino all'Australia.
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