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L'irrilevanza della riforma del Senato

Dicono che il governo non riesce a legiferare. Il problema è che legifera male e troppo

Ha ragione Simoni a parlare di qualità delle istituzioni ma è difficile collegare il suo miglioramento alla obbrobriosa deformazione del Senato che il governo sta portando avanti. Non basta occuparsi di una sola istituzione perché è tutto l'insieme che deve funzionare.

Per dissipare ogni equivoco, non sto difendendo ad oltranza il bicameralismo paritario come previsto nella Costituzione del 1948. Il problema va esaminato alla luce del nuovo contesto istituzionale che si è determinato con il processo di integrazione europea. Nel dopoguerra c'era già il Manifesto di Ventotene, ma non c'erano ancora le istituzioni europee che vengono dopo a partire dagli anni 50. Nonostante la grave crisi che stanno attraversando, penso che esse sopravviveranno e si svilupperanno sempre più in senso genuinamente federale. Se così la mia proposta che riprendeva quella analoga del prof. D'Alimonte prima che diventasse consulente di Renzi, è e rimane quella di abrogare del tutto non solo il Senato ma anche la Presidenza della Repubblica. In un contesto federale o federativo in itinere a livello europeo, dico che Roma sta a Bruxelles come Palermo sta a Roma. In altre parole, quello di Roma, di Parigi, Berlino, Madrid ecc. sono governi regionali e sarebbe tempo che loro ne prendessero tutti atto se non vogliono contribuire alla dissoluzione delle istituzioni europee – anche esse di bassa qualità. In un assetto genuinamente federale, negli Stati federati non c'è il Senato né il Presidente. Negli USA c'è il governatore. Il Senato sta al Centro e, vedi caso, ha gli stessi poteri e competenze della Camera dei rappresentanti. Negli Stati federali le leggi e i regolamenti federali sono immediatamente applicabili negli Stati federati

Se si volesse veramente semplificare, sveltire il procedimento legislativo integrativo (“amministrativo”) in Italia, lo ripeto, bisognerebbe abrogare del tutto la seconda Camera, la Presidenza della Repubblica e la c.d. legge comunitaria che ritarda l'adeguamento alla legislazione europea e contribuisce a innescare procedure di infrazione. Allora sì che si potrebbero conseguire vantaggi economici significativi.

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