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Emergenti

Di nuovo interessanti, finalmente

Andando più in dettaglio, la ripresa delle materie prime, da cui parte tutto il discorso sugli emergenti, sarà verosimilmente molto graduale e modesta. Guadagnare sul cambio dei paesi esportatori non sarà impossibile, ma l'apprezzamento delle loro valute non sarà assolutamente spettacolare. La svalutazione degli anni scorsi, questa sì notevole, ha permesso di ridurre il disavanzo delle partite correnti (ad esempio in Brasile e Turchia) ma non si è tradotta in pareggio o surplus, ma semplicemente in un disavanzo più piccolo e gestibile.

Anche i tassi di crescita rimarranno storicamente bassi. L'alluvione di credito al consumo degli anni scorsi lascerà il posto a un lento e faticoso processo di riduzione dell'indebitamento delle famiglie. Il reddito pro capite brasiliano, che era di 12mila dollari tre anni fa e che oggi è sceso a 8700, sarà di 8500 nel 2025. In pratica (sono stime di Bank of America) la popolazione crescerà più velocemente del reddito e passerà i prossimi anni a restituire i debiti, non a farne di nuovi.

Lo slum di Pétionville. HaitiPer fare un altro esempio, la Russia ha certamente retto meglio del previsto alla debolezza del petrolio e del gas grazie ai grandi contratti di fornitura alla Cina e grazie alla pazienza della sua popolazione che ha accettato una riduzione del potere d'acquisto dei salari. Non per questo sarà facile creare un'economia diversificata e meno dipendente dal petrolio.

In passato gli emergenti ci hanno abituato a fasi di euforia in cui si poteva contemporaneamente guadagnare sul cambio, godere di un carry positivo sui bond e portare a casa un capital gain su bond e azioni. Oggi, passata la fase di recupero in corso, sarà più difficile guadagnare su tre fronti. Sarà però ben possibile, contando su valute stabilizzate, godere in relativa tranquillità di rendimenti correnti molto elevati o di dividendi altrettanto corposi staccati da azioni certamente non care. L'alternativa, ricordiamolo, sono i rendimenti sempre più vicini a zero o sotto zero di casa nostra.

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