I risultati della finanza deregolamentata si riflettono in una situazione di
rischio-default socioculturale senza precedenti espressi dai seguenti fatti:
- finanziarizzazione dell'economia reale e concentrazione della ricchezza sempre più polarizzata verso l'alto, crollo della classe media che è il lievito delle civiltà occidentali; per la prima volta da un secolo le famiglie della classe media non sono più la maggioranza del paese. Il 62% della popolazione degli Usa non ha risorse sufficienti per pagare la riparazione di una macchina o una spesa medica superiore a 500$. Amplificazione fuori controllo di una povertà senza sistemi di welfare ( il 18 % del PIL rispetto alla media europea del 30%);
- crollo dell'occupazione manifatturiera (11% del PIL) a favore di quella dei servizi (23% del PIL), conseguente crescita della disoccupazione mascherata con la sottoccupazione che manifesta un progressivo crollo delle rendite delle famiglie (la caduta dei salari fino all'80%), un conseguente calo dei consumi un crescente disagio sociale represso da un sistema carcerario che mette gli Usa al primo posto al mondo per incarcerazione. Il sistema carcerario affidato ai privati è diventato un enorme business industriale che condiziona le scelte politiche attraverso l'inasprimento delle pene. Nel 1980 vi erano 220 detenuti ogni 100.000 cittadini oggi sono saliti a 716 arrivando ad un record mondiale superando in molti stati come la California la spesa per l'istruzione secondaria;
- concentrazione degli istituti di credito che diventano una sorta di autorità governativa in grado di influenzare le scelte della politica (too big too fail); la cancellazione della Glass Steagall Act ha generato una concentrazione di potere antidemocratico in mano a poche istituzioni finanziarie, un oligopolio a tutti gli effetti spacciato come democrazia;
- cultura della liquidità a breve e massimizzazione dei valori finanziari tramite una sistematica manipolazione dei dati. La crescita del Dow Jones è determinata dal buy-back delle multinazionali che comprano con i profitti (circa il 95% degli stessi secondo Bloomberg) ed a debito con tassi infimi le loro azioni alterandone il vero valore ed aumentando la massa di liquidità a debito che sostiene il gioco speculativo. L'aumento del valore delle azioni e l'illusione fittizia della crescita è stato determinato almeno per il 50% dalle operazioni di buy- back (Fonte: Morgan Stanley). Gli effetti della finanziarizzazione diventano una trappola mortale perché la ricerca del surplus azionario fittizio si scarica su salari sempre più bassi e con bassi tassi di interesse costringe i pensionati a consumare i loro risparmi. Tutto esattamente il contrario della politica industriale di Henry Ford che aveva messo in macchina il paese anche grazie agli aumenti salariali concessi ai suoi dipendenti per i quali era stato duramente criticato dall'establishement finanziario che non cambia mai. Come dice Warren Buffet le quotazioni gonfiate potrebbero precipitare di colpo perché tutto il sistema è entrato in loop.
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