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La conoscenza e il passato

Chi non conosce il passato è destinato a ripeterlo. Torniamo indietro nel tempo di oltre un secolo e parliamo di una delle architravi dell'analisi tecnica tradizionale: la teoria di Dow.

La teoria di Dow è il più antico e certamente il più pubblicizzato metodo per l'identificazione delle principali tendenze del mercato azionario. L'obiettivo della teoria è quello di individuare i cambiamenti delle tendenze principali del mercato; una volta che si è stabilita una tendenza si assume che essa continui finché non si ha prova della sua inversione. La teoria si interessa della direzione di una tendenza e non ha valore previsionale per quanto riguarda la durata o la dimensione della tendenza stessa.

L'originale lavoro di Charles H. Dow sull'azione del mercato fu pubblicato in una serie di articoli sul “Wall Street Journal” tra il 1900 e il 1902. Dow usava il comportamento del mercato azionario quale barometro dello stato dell'economia (intuizione geniale e attualissima) piuttosto che come base per formulare previsioni sui prezzi; il suo successore, William Peter Hamilton, sviluppò i principi di Dow e li organizzò in qualcosa che si avvicina alla teoria come è conosciuta da noi oggi. Questi principi furono enunciati piuttosto liberamente nel suo libro “The Stock Market Barometer” pubblicato nel 1921, ma si dovette attendere fino al 1932, quando Robert Rhea scrisse Dow Theory, per vedere finalmente pubblicata una stesura più completa e formale di tali principi.

Puo' una teoria vecchia di oltre un secolo avere qualcosa a che fare con i mercati, addì, fine di Maggio 2016?
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