Ecco i sei principi di base della teoria della Teoria tecnica di Dow, ricordando che valgono per tutti i mercati azionari, ad eccezione di un punto (importante: il 4) che è specifico del mercato USA:
- Il mercato è formato da tre tendenze (trend): trend primario (lungo periodo = sui miei modelli lo tratto con le indicazioni su base annuale e trimestrale), secondario (medio periodo = indicazioni su base mensile) e minore (breve periodo = base settimanale).
- Le tendenze si suddividono in tre fasi: accumulo (solo le “mani forti” investono), partecipazione del pubblico (ritorno della fiducia nel mercato) e distribuzione (tutti investono, momento di euforia del mercato, crollo della percezione del rischio, compiacenza).
- Il mercato azionario sconta tutte le notizie: i prezzi delle azioni incorporano e riflettono velocemente tutte le informazioni che le riguardano.
- I due indici principali del mercato azionario, Dow Industrials e Dow Transportations, devono confermarsi a vicenda: occorre che il trend di uno sia confermato anche dall'andamento dell'altro.
- Le tendenze devono essere confermate dal volume: il volume in genere segue i prezzi, però se l'andamento è caratterizzato anche da forti volumi, allora è veritiero.
- Le tendenze esistono fino a che vi sono segnali definitivi che dimostrano che sono terminate: brevi periodi di movimenti in controtendenza non costituiscono inversione di rotta del mercato, salvo un persistere degli stessi e una conferma in base al punto 4.
Un altro punto specifico della Dow Theory è relativo alla struttura interna e alla suddivisione dei movimenti del mercato. Secondo Dow, una spinta al rialzo è composta da tre fasi: (1)
accumulazione, (2)
partecipazione del pubblico, (3)
speculazione e distribuzione dalle mani forti a quelle deboli. Questo concetto si applica a tutti i movimenti di vario grado, dal lunghissimo al breve termine, ed è anche alla base di tutti i modelli ciclici, compresi i miei.
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