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Bonaccia

Tutti tranquilli ancora per qualche settimana

Lo stesso vale per le altre misure che un mercato un po' troppo ottimista si aspettava per oggi, incluso l'allargamento del Qe all'acquisto da parte della banca centrale di obbligazioni bancarie e di azioni. Non ne abbiamo nemmeno parlato, ha risposto sbrigativo Draghi.

In effetti in questo momento non solo l'Europa, ma il mondo intero appare insolitamente tranquillo. L'Europa cresce dell'1.6 a velocità regolare, l'America è più discontinua ma il 2 per cento dovrebbe essere raggiunto anche quest'anno. La Cina resta avvinghiata al suo 6.5-7 per cento. Il petrolio è calmo. Gli emergenti, pur senza brillare, vanno meglio di un anno fa. Le banche italiane danno qualche segnale positivo e quelle europee, nel loro complesso, stanno lentamente riprendendo a prestare soldi. Non ci sono crisi finanziarie nemmeno regionali o settoriali. I cambi sono in equilibrio. Brexit è congelata.

Le acque rosse del lago UrmiaI mercati finanziari o sono in sedazione profonda o in lento e placido rialzo. New York è ai massimi di tutti i tempi e lo è, curiosamente, anche Mosca. Shanghai è composta e positiva. Londra guadagna il 10 per cento dall'inizio dell'anno.

Quello che è tranquillo non è necessariamente solido. La borsa di New York è sostenuta, più che dagli utili, dal Qe europeo e giapponese. Molti grandi gestori che prevedono tempi cupi (tra i negativi ci sono grandi maestri come Soros, Gundlach, Tudor Jones e Paul Singer) aspettano forse le elezioni e il rialzo dei tassi di dicembre prima di attaccare.

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