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Contrordine

Dalla velocità di curvatura allo spegnimento del reattore

Allora si va a vedere se per caso, da giugno a oggi, è cambiato qualcosa nell'economia globale e nei mercati, qualcosa che giustifichi il rialzo dei rendimenti sulla parte lunga della curva, il silenzio sull'helicopter money dopo il chiasso estivo e questo atteggiamento freddo e distaccato da parte delle banche centrali, ancora di recente così amorevoli.

Ancora un’immagine del prototipo Nasa del 2012È forse esplosa la crescita? Sta forse risalendo l'inflazione? Qui la risposta ha da essere sfumata. In America, dopo tre trimestri di crescita deludente si vede finalmente una certa accelerazione. Niente di emozionante, tuttavia, dal momento che l'indicatore istantaneo di velocità della Fed di Atlanta, che un mese fa era arrivato quasi al 4 per cento, è già ridisceso al 2. L'inflazione, dal canto suo, è più alta rispetto a un anno fa, ma sembra essersi stabilizzata. Quanto all'Europa, la crescita è stabile, l'effetto Brexit non si è ancora visto (ma arriverà) e l'inflazione è in lentissima, quasi impercettibile, risalita.

Certo, la stabilità che il mondo sta mostrando (inclusa, importantissima, quella cinese) è di per sé un fattore positivo che, al margine, può indurre le banche centrali a diventare meno accomodanti. È però insufficiente a spiegare un così radicale cambiamento di retorica.
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