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Contrordine

Dalla velocità di curvatura allo spegnimento del reattore

Detto questo, è molto improbabile che la Bce si spinga davvero ad avviare già in febbraio la riduzione graduale del Qe. Sembra invece più logico un prolungamento di sei mesi seguito poi, eventualmente, dal tapering. Il Qe europeo, in ogni caso, non sarà eterno, soprattutto in queste dimensioni. Solo quello giapponese, verosimilmente, sarà permanente.

Gli acquisti attuali di titoli da parte di Bce e Banca del Giappone sono oggi uguali come quantità ma incidono in modo molto diverso sul mercato. In Giappone la BoJ non fa altro che finanziare il deficit pubblico che man mano si viene a creare. In Europa la Bce va molto più in là e oltre a finanziare il deficit compra debito preesistente. Il Giappone è quindi in una situazione di stato stabile, mentre l'Europa, se prolunga all'infinito il Qe in queste dimensioni, rischia addirittura l'estinzione completa del suo debito.

Cento volte più veloce della luce
Tassi negativi e Qe diventeranno in futuro strumenti ordinari di pronto soccorso in caso di recessione. Nei tempi normali si dovrà fare invece maggiore ricorso alle politiche fiscali coordinate con quelle monetarie. L'era della sola politica monetaria come alfa e omega della politica economica si avvia alla conclusione.

Operativamente ribadiamo quanto scritto nelle scorse settimane, fino all'8 novembre mercati stabili. C'è ancora un mese per accumulare cash.

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