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Clinton

Siamo proprio sicuri che non cambierebbe niente?

Negli ultimi decenni la coabitazione è stata più la regola che l'eccezione ed è stata particolarmente apprezzata dai mercati finanziari anche (e soprattutto) perché il potere di veto incrociato tra esecutivo e Congresso ha garantito la semiparalisi del processo legislativo e la conseguente salvaguardia dello status quo. L'eccezione è stata rappresentata dal primo mandato di Obama, quando i democratici si sono ritrovati a controllare anche entrambi i rami del Congresso. Forti di questo potere quasi assoluto, frenato talvolta dalla sola Corte Suprema, i democratici sono riusciti a fare passare l'Obamacare (che ha volutamente rappresentato una forte redistribuzione dei redditi) nonostante la tenace opposizione dei repubblicani, dei ceti medi e delle piccole imprese.

MontesquieuNel secondo mandato Obama ha perso prima l'appoggio del senato e poi quello della camera, riconquistati dai repubblicani. La coabitazione ha prodotto risultati non disprezzabili sul piano della politica di bilancio. I mercati hanno gradito.

Per compensare la perdita del Congresso Obama ha però attuato due forzature evidenti rispetto alla prassi istituzionale consolidata. Da una parte ha allargato a dismisura il campo d'azione della decretazione presidenziale (gli executive orders), dall'altro ha politicizzato al massimo le agenzie, in particolare quella per la protezione dell'ambiente, incoraggiandole ad allargare il più possibile le loro competenze.

Il Congresso ne è uscito vistosamente indebolito, forse per sempre, ma il potere esecutivo ha continuato comunque a trovare un limite nella Corte Suprema, che non ha esitato a cassare o moderare le iniziative più aggressive di Obama.
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