In queste condizioni, con un ciclo anziano e valutazioni azionarie e obbligazionarie elevate, i portafogli non vanno costruiti solo in vista della performance ma anche della loro solidità strutturale. Gli anni per guadagnare e puntare grosso sono alle spalle.
La prima cosa da fare è
fortificare al massimo la parte difensiva monetaria-obbligazionaria, privilegiando debitori forti, scadenze brevi e valute diversificate (a partire dal dollaro sopra 1.10).
Le
valute fluttuano? Pazienza. Nel fortino si può creare una piccola scorta di
oro (solo su debolezza) e di
materie prime.
La seconda cosa è delimitare la parte destinata ad attaccare e fare soldi. Era del 50 gli anni scorsi? Facciamola scendere al 30. Era del 30? Portiamola al 15-20. A ciclo maturo è meglio guadagnare poco che perdere tanto. Se poi c'è davvero il gran finale euforico (che nel 2007-08 ci fu per le case, ma non per le azioni) si faranno dei bei soldi anche con il 30 o il 15.
L'azionario ha da essere mirato e, dove si guadagna, chiuso in tempo. In linea di massima vanno bene i titoli che hanno valore, i ciclici e le banche.
Bene anche qualche borsa emergente.
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