La trappola mortale della liquidità infinita e dei mercati fintamente razionaliLa finanza si distacca dall'economia reale ed il principio di economicità nel lungo tempo viene sostituito da quello di liquidità a breve frutto di un'applicazione dei criteri della logica deterministica ad un contesto in cui vale solo la logica probabilistica. Tutto viene visto in una logica di breve o di brevissimo tempo e la delocalizzazione è funzionale ad abbattere i costi di produzione con lavoro a basso costo; la finanza globale consente di delocalizzare anche i guadagni nelle aree black-list e l'evasione delle imposte finisce nel dramma sociale di
separare il capitale dal lavoro, a scapito di quest'ultimo,
ma anche il capitale dai paesi come si vede nei seguenti grafici:
La
delocalizzazione delle attività produttive brucia posti di lavoro nelle attività manifatturiere e sviluppa quelle dei servizi così la composizione del PIL Usa cambia radicalmente trasformandosi in un immenso gestore di flussi finanziari che aumentano la disuguaglianza e sgretolano la tenuta del sistema sociale come possiamo vedere:
Si viene a formare una sorta di
senato virtuale sovranazionale che opera al di fuori delle regole e del rispetto degli equilibri sociali; l'attività manifatturiera che crea ricchezza viene allontanata, si perdono posti di lavoro, aumenta la disuguaglianza e le patologie sociali esplodono. Si comincia a compiere per dirla con Keynes "
l'eutanasia del redditiere", il sistema peggiora in continuazione a dimostrazione che il pensiero che ha creato il caos non può essere lo stesso pensiero che ci aiuta a venirne fuori, ma diventa necessario affrontare il problema proprio là dove il sistema della finanza mitologica è stato reso indipendente dalla sua convertibilità ad un bene reale.
Ritornare al "
gold exchange standard" diventa l'unica via attraverso cui passare per riportare in gabbia quella finanza che simbolicamente rappresenta l'ancestrale tigre dell'avidità umana.
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