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Alla fine è ancora Goldilocks a regnare incontrastata


Se Inghilterra e America non sono riuscite a turbare l’armonia dei mercati, Draghi li ha cullati tra le armonie celestiali di una Supergoldilocks fatta di ancora più crescita accompagnata da ancora meno inflazione. Supergoldilocks, a sua volta, rende possibile prolungare la vita dell’espansione monetaria, che a sua volta prolunga la vita dell’euro basso e ne rallenta il rialzo inevitabile. Una combinazione magica.

Goldilocks svegliata dai tre orsiIl punto di domanda sull’Europa rimane l’Italia, con la sua cronica incapacità di riformarsi. Se però nel 2011 la rilevanza dell’Italia era sistemica, oggi è solo locale. Con un’Europa di nuovo forte, il mal di pancia italiano ha più probabilità di risolversi a medio termine in un commissariamento europeo che in un contagio degli altri paesi dell’Unione. Nel breve, inoltre, l’allontanarsi del voto e la certezza di una manovra d’autunno concordata con Bruxelles possono risultare graditi ai mercati.

Goldilocks non rende obbligatorio comprare borsa ai massimi e bond lunghi di nuovo forti. Giorno dopo giorno il ciclo invecchia e la politica monetaria, come vedremo con il rialzo della Fed di mercoledì prossimo, si fa meno espansiva e, qua e là, più restrittiva.

Quello che Goldilocks potrà però continuare a costituire nei prossimi mesi è un solido supporto non molto sotto i livelli attuali. Si farà dunque una certa fatica a fare nuovi massimi, ma in cambio la correzione che presto o tardi capita almeno una volta all’anno sarà probabilmente moderata e sopportabile.
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