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Lo Spread: “l’unicorno mitologico“ della finanza tossica


Le conseguenze della miopia del GDP attuale si vede nella degenerazione dei sistemi sociali e nelle patologie conseguenti sia in merito alla disuguaglianza, al degrado sociale ed alle patologie conseguenti, alla perdita di occupazione,alla crescita della povertà ed a tutte le reazioni violente con atti di morte e con armi caricate dall'odio, dalla povertà e dall'abbandono come si può vedere:


La classifica della disuguaglianza nel mondo: l'indice di Gini
Gli Usa che hanno un GDP elevato, ma che nella realtà rimangono al palo, hanno come conseguenza delle politiche della finanza una crescita della disuguaglianza che è temperata negli altri paesi dai trasferimenti sociali mentre negli Usa questi sono al minimo. La spesa sociale diventerebbe un elemento che riduce il processo disgregativo di un modello cultuale arrivato al capolinea e va fermato prima che esploda in modo incontenibile in rivolte sociali. Le patologie sociali più evidenti sono le seguenti espresse dal disagio sociale e dall'uso di psicofarmaci, dei suicidi, delle persone incarcerate, del tasso di omicidi ed infine il crescente indebitamento privato fatto senza sostegno da entrate di lavoro:

Paesi nel mondo per tasso di suicidi

Forse è giunto il momento di domandarsi, prima che sia troppo tardi, in che misura un modello di "finanza capitalista", come si è andata affermando negli anni, sia responsabile dei danni che sono stati portati ai destini del mondo ed in che misura le responsabilità collettive non hanno funzionato lasciandosi condurre verso il disordine di mercati non regolati.

Incarcerated Americans 1920-2014Quando un modello culturale si afferma e viene legittimato a livello globale sia dall'Accademia che dalla Politica con forza anche contro le evidenze scientifiche che dimostrano la sua infondatezza e porta a drammi sociali che cancellano le dichiarazioni dei diritti universali dell'uomo dobbiamo domandarci cosa non ha funzionato.

Quando a fronte della dichiarata necessità di affermare con forza i diritti irrinunciabili perché alle persone sia riconosciuta la dignità in termini di libertà, di uguaglianza, di diritto al lavoro, all'assistenza sanitaria, alla scuola, ad una vita che possa essere vissuta con orgoglio si afferma una modello socioculturale che ha trovato nella finanza una pericolosa arma distruttiva che afferma il diritto di pochi a scapito dei tanti ci troviamo ancora davanti ad un dramma umano.

Global antidepressant users per 1000 peopleLe élites a vario titolo devono rispondere al tribunale della Storia per i danni fatti al futuro dell'uomo. In una comunità internazionale come dovrebbero essere le Nazioni Unite diventa necessario per giustificare la sua propria esistenza la presa di coscienza delle responsabilità anche trasversali che hanno consentito l'affermazione di un modello socioculturale che ha dimostrato nei fatti quanto i suoi principi fondanti siano contro una convivenza civile e rispettosa delle regole; tale modello culturale, secondo i crismi decisionali applicati ai vari dittatori è o no da considerarsi un crimine contro l'umanità?

Il ruolo di controllo dei vari organismi preposti alla regolazione dei mercati finanziari è stato scardinato senza che si siano manifestate reazioni ed opposizioni almeno di principio. E' del tutto evidente quanto sia diventata evidente l'incapacità dell'uomo di governare sé stesso e riportare sotto il suo controllo un potere che rischia di travolgerlo se non è regolato ed orientato verso il bene comune.

La globalizzazione ed il tempo di un modello culturale che ha staccato l'uomo dall'intimità con sé stesso dimostra quanto gli apparati e le istituzioni sovraordinate, nessuna esclusa, spingano l'uomo allo smarrimento dei legami organici e si forma un uomo che, senza radici, vive alla giornata con principi di assoluta arbitrarietà nelle sue scelte. In questo modo l'uomo quindi diventa vittima di un potere che si va definendo in modo sempre più sottile ed insinuante nella vita di tutti i giorni e ne diventa ostaggio senza nemmeno rendersene conto.

Può essere in natura un potere non responsabile che risponde a un meccanicismo superiore, ma non può esistere un potere irresponsabile dell'uomo ed è in questo senso che il ruolo di potere esercitato dalla finanza non può essere disgiunto dalla responsabilità di come è stata usata e dal soggetto che ne ha determinato i fini.

Coloro che abbiamo preposto al governo della cosa pubblica hanno la consapevolezza delle responsabilità di cui sono investiti? Questa responsabilità di resa di conto verso la società – principio di accountability - si riflette nell'esercizio delle loro funzioni o viene totalmente ignorata? Chi deve prendere decisioni vitali per la sopravvivenza dell'uomo come persona ha la conoscenza necessaria per svolgere la sua attività e l'umiltà di capire le difficoltà che impone il dovere essere moralmente non riprovevole? I nostri giovani vengono educati in questa logica o abbandonati al nulla di una vita quotidiana in cui sembra non ci si possa identificare in comportamenti da imitare?

Tutte queste domande che Romano Guardini si poneva in vario modo nel suo splendido lavoro "La fine dell'epoca moderna. Il potere" pubblicato nel 1954 sono sempre lì a dimostrazione che il pensiero, quello che scende in profondità non il guardare a vista veloce sulle onde non smentisce mai chi sa leggere la storia nei tempi lunghi che la compongono.

"Quanto è più grande il potere, tanto più forte è la tentazione di scegliere la via più facile, quella appunto della violenza" (come vediamo ogni giorno, ndr). Eliminare "la persona e la sua libertà, l'esistenzialità del vero, l'originalità del creare; ottenere con la forza ciò che ci si è prefissi e presentare come privo di valore ciò che con la forza non si può ottenere. Costruire quindi una cultura che ha solo un fondamento razionale e tecnico. Ma allora bisogna che l'uomo stesso sia concepito in modo tale da potere" essere "afferrato, amministrato, formato a priori per determinati scopi... anche dal punto di vista psichico con la propaganda ed i mezzi d'informazione" (a loro volta sottomessi al potere, ndr) scriveva sempre Guardini a pag 177.

Alla fine se tutto il nostro tempo è l'espressione vissuta di questo dramma a livello globale il mondo indipendentemente dai territori, dalle credenza, dalle culture diverse siamo ancora di fronte a crimini contro i diritti dell'uomo ad avere un'esistenza giusta? E' giunta l'ora di domandarselo prima che il conto finale della Storia porti alla conclusione l'avventura dell'uomo su questo mondo. Se la società occidentale non saprà trovare la via giusta per dare una risposta ai tanti problemi che la stanno strangolando allora vuole dire che dal punto di vista creativo non ha più nulla da dire.

Possiamo chiudere la presente riflessione come è stata iniziata facendo riferimento al discorso che Bob Kennedy fece all'Università del Kansas, proprio alla fine si congedò con queste parole:

"... George Bernard Shaw una volta ha scritto: Certe persone vedono le cose così come sono e si domandano perché. Io sogno cose che non sono state mai e mi domando: perché no? Per questo sono venuto qui nel Kansas a chiedere il vostro voto... Se siete convinti che gli Stati Uniti possano fare meglio, se siete convinti che gli Stati Uniti debbano battersi per qualcosa qui all'interno così come ovunque nel mondo, vi chiedo di aiutarmi, di assistermi, di darmi una mano per i prossimi cinque mesi. Se a novembre vinceremo e avvieremo una nuova per gli Stati Uniti d'America, desidero che la prossima generazione di americani possa guardare indietro a questo periodo e dire come si disse di Platone: "Gioia vi era in quei giorni, ma di vivere". Vi ringrazio molto".

Robert KennedyUn sogno di libertà, di uguaglianza, di solidarietà, di senso del bene comune per tutti che dopo pochi giorni si sarebbe dissolto come cantava Bob Dylan: "The answer my friend is blowin in the wind".

Arrivederci Bob!
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