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Carlo De Masi, bollette care? necessario rivedere la struttura tariffaria

I cittadini italiani pagano le bollette più care d'Europa, insieme alle imprese che in tal modo perdono competitività. Carlo De Masi, segretario generale FLAEI-CISL, a margine del convegno organizzato da Teleborsa per la presentazione dell’annuale pubblicazione Sinossi, ha proposto due soluzioni: scegliere la strategia energetica dei prossimi anni e quindi quale combustibile bruciare, sottolineando che l'Italia è svantaggiata rispetto alla Germania che ha molto carbone e alla Francia che ha il nucleare, ed intervenire sulle accise che gravano sulle bollette.
Inoltre nell'immediato si potrebbe rivedere la struttura tariffaria delle bollette, per destinare le varie partite a quelle che sono le componenti: reti, generazione, trasmissione e così via, per semplificare, rendere più trasparente la bolletta ed abbassare i costi.

Riguardo ad una possibile privatizzazione delle reti, De Masi non si è detto totalmente contrario all'idea, specificando però che bisogna evitare ciò che è successo nel settore elettrico. La privatizzazione deve essere governata, ha spiegato il segretario generale del sindacato degli elettrici, che ha parlato di un controllo pubblico e sociale e di un controllo nella penetrazione estera non solo per cautelarsi ma anche per introdurre una reciprocità. Le reti, infatti, sono un tema molto delicato: sono le strutture nevralgiche e portanti del Paese, sono monopoli naturali, supportano servizi essenziali che impattano sulla vita dei cittadini e per tale motivo bisognerebbe avere cautela.




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