Il
Movimento 5 Stelle vuole sfiduciare il ministro dell’istruzione
Stefania Giannini per il pasticcio avvenuto con il test per l’accesso alle scuole di Movimento 5 Stelle lo scorso ottobre.
La
mozione di sfiducia è stata
presentata ieri alla Camera, prima firmataria la senatrice del
M5S Enza Blundo che assegna al ministro tutta la responsabilità politica dell’accaduto e l’incapacità del dicastero nella gestione della cosa Pubblica. "Il
ministro deve assumersi la responsabilità politica di ciò che è avvenuto e andare a casa. Prima che possa fare altri danni, vogliamo che faccia un passo indietro" , dichiara Enza Bludo che continua: "dopo l’inversione delle prove del 29 e del 31 ottobre, l’annullamento del concorso con tanto di annunciata ripetizione delle prove per il 7 novembre ed il successivo ripensamento del Ministro Giannini con la convalida del concorso attraverso la folle neutralizzazione di 4 domande, dopo la violazione dell’anonimato e la successiva manomissione informatica di oltre
10.000 prove, siamo ormai all'epilogo di questa triste vicenda. Tutte queste irregolarità hanno generato un
Tar che rigetta i ricorsi e condanna addirittura i ragazzi alle spese del processo, mentre il
Consiglio di Stato accoglie i ricorsi rimettendo nuovamente la decisione al Tar. È un ping pong istituzionale inaccettabile in cui il Ministro non è né arbitro della competizione, né giocatore e, o subisce gli eventi passivamente, o difende maldestramente il proprio operato facendo danni su danni".