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Marcello Pacifico, lo Stato ammette le colpe in attesa della Consulta

La Riforma della scuola è in dirittura d’arrivo, ma l’approvazione del ddl non esaurirà le problematiche connesse alla stabilizzazione dei precari, né quelli relativi al risarcimento del danno. E’ quanto affermato da Marcello Pacifico, presidente del sindacato della scuola Anief e segretario organizzativo Confedir.

Pacifico ha ricordato che, in vista dell’approvazione del provvedimento, anche la Corte Costituzionale aveva rinviato la sua decisione in merito alla pronuncia della Corte di Giustizia europea.

Il disegno di legge prevede anche l’istituzione di un fondo – valido per il 2015 ed il 2016 - per rimborsare tutti coloro che hanno adito le vie giurisdizionali per denunciare l’abuso dei contratti a termine dopo 6 mesi. Pacifico sottolinea però che questo fondo “non è altro che un’ammissione, da parte dello stato italiano, della colpa”.

A questo punto – prevede il leader sindacale - i giudici, potrebbero ugualmente, anche senza la sentenza in questione, decidere sui ricorsi che sono pendenti, attribuendo almeno un risarcimento danni che la legge prevede. Infatti, al giudice si presentano due alternative: disapplicare la normativa per dare un’interpretazione più aderente alla normativa europea o piuttosto limitarsi al risarcimento del danno.

“Per questa ragione come Anief continueremo a presentare ricorsi, anche per tutti coloro che non saranno stabilizzati da questa riforma”, promette Pacifico, ricordando che “stiamo parlando di più di 75mila colleghi che fino al 30 giugno hanno lavorato dentro le nostre scuole”, ma che non sono nelle graduatorie ad esaurimento e dunque non potranno in alcun modo essere assunti.
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