Facebook Pixel
Milano 18-mar
33.940,96 0,00%
Nasdaq 18-mar
17.985,01 0,00%
Dow Jones 18-mar
38.790,43 +0,20%
Londra 18-mar
7.722,55 0,00%
Francoforte 18-mar
17.932,68 0,00%

Gli scandali infiniti dalla Banca dell'Etruria alla Popolare di Vicenza

"Noi abbiamo un grande conflitto d'interesse", così esordisce Elio Lannutti, presidente ADUSBEF, associazione difesa utenti servizi bancari e finanziari, intervistato da Teleborsa a Roma nella sede dell’associazione.

Lannutti prosegue precisando come Banca d'Italia offra quest'anno, alle banche socie ben 340 milioni di euro di dividendi sicura 400, l'anno scorso 380 milioni di euro e prosegue sostenendo che il problema consista nella necessità di nazionalizzare Banca d'Italia, come del resto avviene in tutti gli altri paesi dell'Europa e del mondo.

Il presidente ADUSBEF ricorda come con i precedenti i governatori dell’istituto di via Nazionale, da Fazio, a Draghi fino all'attuale Visco, sia "andata di male in peggio".

"Non va bene che i dirigenti di Banca d'Italia – dice Lannutti – vadano a fare le ispezioni e poi vengano assoldati dalle banche; lo scandalo della Popolare di Vicenza, che noi denunciamo dal 2008 con le azioni gonfiate; Veneto Banca con un crac da 18,9 miliardi che hanno messo in ginocchio un'intera regione, la regione Veneto, un crac superiore allo scandalo Parmalat, pari a 14 miliardi di euro ma ripartiti tra l'Italia ed il mondo".

"Chi ha sbagliato deve pagare – ribadisce con forza il presidente Lannutti - il Governatore della Banca d'Italia Visco e l'intero direttorio non la possono passare liscia, poiché se andiamo a vedere il bail-in, l'esproprio criminale del risparmio, è stato approvato con il loro consenso, non a loro insaputa come dicono; sapevano che dal primo gennaio 2016 le obbligazioni subordinate sarebbero state espropriate. Lo sapevano perché noi abbiamo un documento che abbiamo ricevuto, inviato alla Banca d'Italia che su 623 miliardi di euro di obbligazioni bancarie, 31 miliardi erano titoli subordinati, appioppati alle famiglie, espropriabili, su 67 miliardi di subordinate; le responsabilità sono evidenti! Non la possono passare liscia".

Riguardo al cambio di vertice alla Popolare di Vicenza, di fatto ora di proprietà del Fondo Atlante, abbiamo domandato al presidente Lannutti se il nuovo AD Francesco Iorio, a suo avviso, proseguirà la vecchia "politica del lucro dell’azionista" oppure sarà un banchiere illuminato e penserà anche ai risparmiatori che hanno perso tutto.

"Ne devo ancora conoscere di banchieri illuminati – risponde visibilmente rammaricato Lannutti – non ce ne sono; ma non ce ne sono né in Italia né in altri paesi; perché la finalità del banchiere è quella dell’avidità, quello di perseguire il profitto a tutti i costi. Credo che anche questo Iorio… vogliamo ricordare che l'azione di responsabilità non è stata votata, vogliamo ricordare che uno come Zonin è ancora a piede libero, noi abbiamo fatto un'istanza di avocazione, noi abbiamo chiesto al Procuratore Capo di Venezia di avocare quel processo perché in 7/8 anni neanche la confisca dei beni di Zonin e degli altri. Quindi, devono ancora nascere banchieri illuminati ma non credo che quelli della mia generazione potranno mai guardarli in faccia".
Altri Video
```