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Il punto sulle commodities 25 luglio 2016

Il mercato delle materie prime analizzato dall'Ufficio Studi di Teleborsa

Settimana negativa per il petrolio, che ha chiuso con un tonfo del 3,83% a 44,19 dollari, risentendo del pessimo andamento dei mercati mondiali e del deterioramento del quadro economico globale. A zavorrare il greggio anche i dati di Baker Hughes sui pozzi attivi, che hanno conosciuto un aumento per la quarta settimana consecutiva.

L’ottava è risultata moderatamente positiva per il gas naturale, che recupera lo 0,76% a 2,777 dollari, sostenuto dai dati settimanali sugli stoccaggi. Questi hanno conosciuto un aumento inferiore alle attese di 34 BCF, rispetto ai 39 BCF attesi dagli analisti.

Il grano ha chiuso la settimana quasi stabile, registrando un +0,12% a 425,25 cent per bushel, dopo una settimana di alti e bassi, caratterizzata da un calo dei volumi commercializzati. A muovere il grano concorrono forze contrastanti: da un lato un grande raccolto, dall'altro le previsioni meteo sfavorevoli.

Settimana fiacca per l’oro, che lima ancora lo 0,3% a 1.323,4 dollari l’oncia, chiudendo la seconda settimana consecutiva in rosso. A pesare sul metallo prezioso hanno concorso la forza del dollaro ed alcuni dati macro USA positivi, che sembrano preannunciare una stretta monetaria più vicina della Fed.

Al contrario, chiude in modesto rialzo il rame, che recupera lo 0,16% a 2,23 dollari la libbra, proprio grazie ai segnali di ripresa dell’economia americana, che sembrano preannunciare un'accelerazione dell'economia ed un aumento della domanda del metallo rosso.
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