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Efficienza energetica: c'è ENEA a guidare il work in progess

Video intervista al Presidente di Enea, Federico Testa

L'efficienza energetica può svolgere un ruolo importante nella crescita del Paese.

Enea propone un progetto di ecobonus potenziato. Ovvero un piano di riqualificazione energetica degli immobili che punta anche alla sicurezza antisismica degli stessi. Il Presidente di Enea, Federico Testa, ha parlato di “deep renovation” di interi quartieri e abbattimento di consumi energetici fino al 60%. Poi, dopo i due eventi sismici di agosto e ottobre, ha proposto di approfondire il progetto con un ecobonus potenziato in chiave antisismica. L’agenzia stampa Teleborsa ha incontrato il professor Testa presso la sede di Enea e chiesto di spiegare tale progetto.

"Il progetto è molto semplice nasce dalla constatazione che sugli interventi per efficienza e risparmio energetico quello che è stato fatto negli anni scorsi, si è limitato ad interventi su infissi e sulle caldaie prevalentemente e, pochi interventi sulle strutture. Penso a cappotti esterni e quant'altro. Sono interventi che consentono i risparmi" ha spiegato Testa. "Abbiamo proposto delle strade che potessero intervenire a rimuovere gli ostacoli che fino ad oggi hanno impedito questo. Siccome poi, a seguito delle tragedie, dei terremoti che ci sono stati, si è anche approfondito il fatto che gli interventi di messa in sicurezza antisismica se sposati con interventi pesanti di messa in efficienza degli stabili, vengono a costare molto meno, nel senso che i due interventi insieme al posto di costare 100+100 vengono a costare 130, perché è un unico cantiere e quant'altro, l'idea è quella di provare a favorire interventi di messa in sicurezza, al di là dell'emergenza a cui pensa lo Stato evidentemente, che si sposino con interventi di efficienza energetica importanti. In questo modo si riesce a far sì che una parte degli interventi di messa in sicurezza, venga finanziata dagli stessi privati attraverso i risparmi consentiti dall'efficienza energetica.

Professore lei ha parlato della creazione di un fondo, partecipato anche da privati. Può spiegare il meccanismo con qualche esempio concreto? "I motivi per cui gli interventi non sono stati fatti, oltre a delle ragioni di tipo tecnico, risiedono anche in questioni che hanno a che fare con i finanziamenti", spiega il Presidente di Enea. "In particolare, se lei dà delle detrazioni fiscali, ha bisogno che il soggetto che vuol fare l'intervento, abbia un reddito tale da poter utilizzare le detrazioni. Se non ha il reddito, a lui l'intervento viene a costare il 100%, non il 35% che sarebbe quello che risulta avendo utilizzato una detrazione fiscale del 65%. Allora, se noi rendiamo cedibili le detrazioni a fondi, rendiamo possibile a tutti accedere a questi benefici". Questo, aggiunge Testa, "è fondamentale nei condomini, perché siccome bisogna votare nei condomini. Se io e lei siamo nello stesso pianerottolo e a lei costa il 35% e a me costa il 100%, lei vota sì, io voto no. E la cosa si inchioda. Allora, fare dei fondi che consentano la cessione e che finanzino sulla base della cessione, consente sia l'accesso ai cosiddetti incapienti, ossia le persone a basso reddito, sia anche l'accesso a chi non ha le risorse per finanziare oggi l'intervento e riprendendolo in dieci anni. C'è un soggetto terzo che oggi finanzia l'intervento e si riprende quello che ha finanziato, in dieci anni, attraverso la cessione della detrazione fiscale e i risparmi ottenuti dall'efficienza energetica sui consumi delle bollette".
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