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Notizie dal Forex 7 dicembre 2016

Approfondimento settimanale sul mercato delle valute a cura dell'Ufficio Studi di Teleborsa

L'euro questa settimana è stato messo sotto pressione dall'esito negativo del voto referendario e dall'annuncio delle dimissioni del premier Renzi. Sulla moneta unica regna anche il nervosismo per la riunione della BCE da cui si attende un'estensione di altri sei mesi del piano di acquisto titoli oltre la scadenza di marzo 2017. La divisa di Eurolandia dopo aver perso terreno nei confronti del dollaro si stabilizza a 1,0735.

Il dollaro questa settimana ha consolidato il guadagno nei confronti dello yen. L'impostazione del biglietto verde resta al rialzo sostenuta dall'idea che il ciclo delle strette sui tassi da parte della Fed potrebbe procedere più velocemente del previsto. Il dollaro scambia a 114,04 yen e la prima resistenza di volume è posta a 114,89. Un segnale ribassista potrebbe fornire un primo target teorico in area 113,79.

Ancora un'ottava debole per la sterlina che viaggia a 1,2601 dollari mentre si continua a parlare di Brexit. Michel Barnier, incaricato dalla Commissione UE di gestire i negoziati, ha detto che il processo di uscita del Regno Unito dall'Europa ha la priorità, indicando come data "plausibile" ottobre 2018. Londra, rispondendo a distanza, ha fatto sapere che "non intende estendere i negoziati oltre i due anni".

L'euro questa settimana ha perso terreno nei confronti dello yen, interrompendo il vantaggio accumulato nell'ultimo periodo. A pesare sulla moneta unica è stata la sconfitta al referendum costituzionale del premier Renzi che ha annunciato le dimissioni. Le quotazioni viaggiano ora a 122,41 yen in attesa della riunione, questa settimana, della Banca Centrale Europea, che dovrebbe annunciare un prolungamento del quantitative easing.
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