Euro in calo nei confronti del
dollaro che
perde lo 0,88% a quota 1,043. La moneta unica si è deprezzata subito dopo l'annuncio in settimana della BCE della
proroga a tutto il 2017 del quantitative easing. Un calo che si è ampliato anche in scia all'orientamento restrittivo della Fed che spinge al rialzo il dollaro e specularmente al ribasso le altre valute.
Il
dollaro anche questa settimana ha guadagnato terreno nei confronti dello
yen spinto dalla
decisione della Fed di alzare i tassi di interesse, mossa peraltro scontata dal mercato. Dalla banca centrale americana è emerso un orientamento restrittivo riguardo al futuro che spinge in avanti il biglietto verde a scapito delle altre valute di riferimento.
Il dollaro scambia a 117,77 yen.
La
sterlina questa settimana ha perso ancora terreno nei confronti del biglietto verde quest'ultimo sostenuto dall'
orientamento restrittivo della Federal Reserve che ha alzato i tassi di interesse statunitensi.
Il cambio si attesta a 1,2484 dollari. La valuta britannica si è mossa con cautela in attesa della riunione della Bank of England che ha lasciato invariati tassi e piano acquisto titoli.
Euro in calo nei confronti dello
yen a quota
122,93. La valuta europea ha risentito della
decisione della BCE di ampliare il piano di acquisto titoli a tutto il 2017. Una scelta che implica il mantenimento di una linea monetaria ed espansiva che tende a moderare la valuta unica. Sul fronte yen, le incertezze politiche emerse quest'anno potrebbero accrescere l'avversione al rischio e favorire la valuta nipponica.