Settimana no per il
petrolio, che si è mosso al ribasso, chiudendo a 53,40 dollari al barile con un
calo dello 0,85%. Pesano i dati settimanali sulle scorte, che hanno evidenziato un aumento boom e superiore alle attese, segnalando un eccesso di offerta in USA. Sul fronte
OPEC, invece, prosegue la
strategia di tagli programmati decisi al vertice d'autunno, nel tentativo di sostenere la politica di prezzo del cartello.
Altra tornata pesantemente negativa per il
gas naturale, che
flette del 6,59% a 2,834 dollari per milione di BTU, toccando nuovi minimi da 3 mesi sotto la soglia chiave dei 3 euro. A pesare sul gas concorro ancora il progressivo aumento delle temperature sopra la media stagionale ed dati settimanali sugli stoccaggi di gas in USA, che sono risultati peggiori delle attese. Questi fattori hanno controbilanciato il rally solitario messo a segno mercoledì sulla notizia dello
scoppio di una raffineria in Texas.
Quotazioni in calo anche per il
grano, che
cede l'1,67% a 441 cent per bushel, dando luogo a qualche realizzo, dopo un paio di settimane molto positive. Ad aiutare questa correzione che è prevalentemente “tecnica” ha contribuito qualche notizia negativa sul fronte climatico (l'arrivo di piogge più abbondanti nelle aree meridionali dei Great Plains statunitensi).
Quotazioni in modesto aumento per l'
oro, che chiude in vantaggio dello 0,28% a
1.237,6 dollari l'oncia, rafforzandosi sui massimi degli ultimi 3 mesi. Il metallo prezioso continua a beneficiare del movimento del biglietto verde, che questa settimana ha continuato a deprezzarsi nei confronti dell'Euro, dopo che la Presidente della Fed,
Janet Yellen, ha ribadito che la politica monetaria resterà accomodante e che gli
aumenti dei tassi USA saranno graduali come previsto.
Settimana difficile per il
rame, che ha lasciato sul terreno il 2,2% a
2,77 dollari la libbra, riportando
una delle peggiori performance nel mercato delle commodities. Il metallo rosso ha risentito di qualche realizzo, dopo esser balzato nell'ultimo periodo a causa di alcuni significativi stop produttivi (la più grande miniera di BHP Billiton in Cile entrata in sciopero).