Euro in calo sul biglietto verde scambia a 1,0508 dollari. I dati ottimistici rilasciati dalla Germania, come
occupazione e
inflazione, insieme ai commenti della BCE, hanno fornito poco sollievo alla moneta unica. La divisa statunitense, invece, viene spinta dalle prospettive crescenti per un
eventuale rialzo dei tassi di interesse Fed in occasione della prossima riunione in programma fra due settimane. Il
primo livello di supporto è visto a 1,0486 dollari.
Prende vantaggio il biglietto verde sullo yen dopo il
primo discorso di Donald Trump davanti al Congresso. Il presidente USA ha delineato un'agenda ambiziosa, all'insegna dell'ottimismo, ha promesso una riforma fiscale "storica", ha chiesto investimenti per 1.000 miliardi di dollari per le infrastrutture e ha garantito la costruzione di un "grande grande muro" al confine con il Messico. Il cross dollaro/yen scambia a 114,44.
Il primo livello di resistenza è visto a 114,73 dollari.
Sterlina debole nei confronti del biglietto verde scambia a 1,2272 dollari. La valuta britannica è tornata a crollare sul nuovo grido d'indipendenza lanciato dalla Scozia nei confronti della Gran Bretagna. Driver principale del ribasso sono state le ipotesi che
gli scozzesi potrebbero indire un nuovo referendum sull'indipendenza non appena il governo britannico guidato da
Theresa May farà scattare l'articolo 50, per avviare la Brexit, entro marzo.
Primo supporto a 1,2250 dollari.
Euro in vantaggio nei confronti della divisa giapponese recupera la soglia dei 120 yen grazie all'
economia dell'Eurozona che sembra aver cambiato marcia. Lo dimostra l’indagine di febbraio che ha osservato come il tasso di miglioramento delle condizioni operative del settore manifatturiero abbia preso vigore. L’Indice finale Markit PMI si è attestato a 55,4 punti, in salita da 55,2 di gennaio, attestandosi al valore più alto da aprile 2011.
Il cross euro/yen scambia a 120,24.