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Il punto sulle commodities 11 luglio 2017 - [video]

Il mercato delle materie prime analizzato dall'Ufficio Studi di Teleborsa

Settimana difficile per il petrolio, che è nuovamente crollato, registrando un forte calo del 3,93% nella settimana conclusa venerdì scorso a 44,23 dollari al barile. Dopo un andamento nel complesso positivo, anche per effetto di dati sulle scorte sorprendentemente positivi, il greggio ha investito violentemente la rotta venerdì a causa dei segnali di un aumento della produzione. Il report settimanale di Baker Hughes ha rilevato un aumento di 7 pozzi attivi, portando il numero totale ai massimi da aprile 2015.

Anche il gas naturale ha vissuto una settimana drammatica, chiudendo la settimana in ribasso del 5,63% a 2,864 dollari per milione di BTU. Il prodotto energetico è stato penalizzato dai consueti dati settimanali sugli stoccaggi, che sono saliti ben più delle attese di 72 BCF, e dalle previsioni meteo, che indicavano temperature estive ancora contenute in nord America.

Ottava all’insegna del recupero per il grano, che ha chiuso in rialzo dello 0,8% a 515,25 cent per bushel, anche se con una performance più contenuta rispetto al poderoso rally messo a segno in precedenza. Il frumento viene ancora favorito da una situazione di allerta siccità, che ha rivitalizzato la domanda dei fondi speculativi, che scommettono in un crollo del raccolto quest’anno.

L’oro è rimasto al palo ed ha chiuso la settimana in calo del 2,62% a 1.209,7 dollari l’oncia, ai minimi da almeno quattro mesi. Il metallo prezioso si è mosso in questa direzione in risposta al progressivo apprezzamento del dollaro, dopo i dati robusti sull’occupazione USA, che hanno evidenziato l’aumento di 222 mila posti di lavoro. Ciò ha rialimentato l’aspettativa di nuovi rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve entro l’anno.

Il prezzo del rame è tornato a scendere, accusando un calo del 2,28% a 2,64 dollari la libbra, in risposta ad un dollaro più forte, che ha innescato qualche presa di profitto. Il bilancio della settimana però è stato rettificato venerdì, quando il metallo rosso è salito vigorosamente in seguito agli ottimi dati occupazionali USA.

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