"Quindi numeri importanti che ci danno una bella spinta e un bel incentivo per il futuro dell'anno - ha aggiunto - Vediamo questa seconda parte dell'anno ancora molto interessante sia per gli sviluppi che abbiamo in termini di acquisizioni e di aggregazioni, soprattutto per quello che ci aspetta per la nuova normativa".
"Dal punto di vista normativo c'è questa soglia dei 100.000 POD che che stiamo raggiungendo, siamo già 90.400, che è una soglia che determina la dimensione tra i più grandi rispetto a tutto il mondo della piccola distribuzione - ha spiegato - Consideriamo che, esclusa la parte Alto Adige che ha una normativa a parte, i distributori in Italia sono circa 120 e ce ne sono una decina - ormai siamo tra i quasi top ten - che hanno il 99% dell'intera distribuzione".
"Questa soglia è importante sia da un punto di vista tecnico, per rapporti con la programmazione con Terna delle infrastrutture che regolamentano la connessione, e sia probabilmente per il futuro delle concessioni - ha affermato il General Director di DEA - Noi abbiamo presentato piani di sviluppo che saranno la base di quelli che saranno i piani straordinari probabilmente richiesti dalla nuova normativa - oggi c'è solo un documento Arera - e siamo in attesa del decreto che regolamenterà la nuova concessione, ma questo probabilmente il numero dei 100.000 POD sarà quello che determinerà la differenza tra chi c'è e chi non c'è".
"Noi crediamo che la dimensione - e lo ha dimostrato l'incremento dei nostri margini - conti. L'ottimizzazione della struttura ha comportato nel primo semestre alcuni assestamenti - abbiamo nel nostro perimetro dalla fine dell'anno scorso anche ASPM Soresina - ma proprio per questo ci siamo ristrutturati e riorganizzati internamente - ha evidenziato - E i numeri ci stanno dando ragione, anche se confrontati col primo semestre del 2024 non sono gli stessi, ma proprio perché il perimetro è diverso".
(Foto: Giovanni Ricciardi)