Facebook Pixel
Milano 24-apr
34.271,12 0,00%
Nasdaq 24-apr
17.526,8 +0,32%
Dow Jones 24-apr
38.460,92 -0,11%
Londra 24-apr
8.040,38 0,00%
Francoforte 24-apr
18.088,7 0,00%

Scioperi in Gran Bretagna, 500mila dipendenti pubblici protestano contro stagnazione salari e inflazione

Economia
Scioperi in Gran Bretagna, 500mila dipendenti pubblici protestano contro stagnazione salari e inflazione
(Teleborsa) - La Gran Bretagna affronta oggi una delle maggiori proteste sindacali negli ultimi dieci anni nel settore pubblico. Ad incrociare le braccia ci sono gli insegnanti, i dipendenti di oltre 100 dipartimenti ed enti pubblici, personale di frontiera e addetti ai trasporti. Secondo quanto riporta il Guardian lo sciopero coinvolge fino a mezzo milione di lavoratori che protestano contro la stagnazione dei salari e l’alta inflazione.

Circa l'85% delle 23.000 scuole statali in Inghilterra e Galles risulta chiuso del tutto o in parte per la protesta dei docenti che come gli appartenenti alle altre categorie chiedono un adeguamento salariale al caro vita. Sono duramente colpiti anche i trasporti, per lo sciopero dei macchinisti. Le azioni interessano i 14 maggiori operatori, e si prevede un aumento dei disagi negli aeroporti e delle code nelle sale dell'immigrazione a causa degli scioperi del personale.

Molti picchetti sono stati organizzati dai sindacati di fronte alle sedi dei ministeri, come quello dell'Istruzione, e davanti alle università, in quanto è coinvolto nell'agitazione anche il personale degli atenei. Intanto continua il muro contro muro fra il governo conservatore e le associazioni dei lavoratori. Non sono previsti infatti nuovi colloqui tra ministri e sindacati. La segretaria all'istruzione, Gillian Keegan, ha incontrato quattro sindacati della scuola all'inizio di questa settimana ma il confronto si è risolto in un nulla di fatto. Keegan ha inoltre criticato la protesta degli insegnanti definendola "non necessaria" sostenendo che le trattative sono in corso e l'esecutivo ha offerto la disponibilità per un aumento dei salari.



(Foto: © Eros Erika / 123RF)
Condividi
```