Lo sanno tutti: le crisi economiche e finanziarie si ripetono ciclicamente, è la malattia endemica del capitalismo a provocarle.
Chi si accontenta di questa spiegazione ha ben ragione, ma forse potrebbe incuriosirsi per qualche circostanza politica americana che le accompagna con impressionante regolarità.
Se una crisi non basta a correlare il cambio politico alla Presidenza degli Usa, e se due crisi possono essere considerate come coincidenze casuali, quando si arriva alla terza che deflagra sempre nell'imminenza ovvero a poche settimane da una svolta clamorosa nella politica americana, vale la pena soffermarsi a ragionare.
E' la quarta crisi mancante, infatti, a suscitare la domanda più inquietante: viene da chiedersi
perché mai in America non ci fu nessuna recessione economica o l'esplosione di alcuna bolla finanziaria quattro anni fa, quando Donald
Trump si trovò a sfidare, da novizio della politica e poco amato nello stesso GOP, la erede designata nel campo democratico, la Hillary
Clinton data vincente da tutti i sondaggi, già First Lady, Vice Presidente e Segretario di Stato con Barack Obama.
Il passaggio di mano, tutto nel campo democratico, sarebbe avvenuto senza scossoni: fu l'improvvisa ed inattesa apparsa di Donald
Trump a scombinare le carte:
vinse contro ogni pronostico, con lo slogan: "Make America Great Again".
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