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Chiusure e Debito, Fallimenti e Patrimoniale

Il Parlamento deve decidere anche delle chiusure, non solo dei ristori


Un DPCM non basta: serve un decreto legge che deve essere convertito dal Parlamento. Il nuovo nick-name è già stato trovato: è il "Decreto-Ristoro". Si partì con il "Cura Italia", poi "Liquidità", "Rilancio", "Semplificazioni" ed "Agosto": miliardi di euro di debiti, a centinaia. Che siano titoli emessi dal Tesoro o denari presi a prestito dal MES o dalla Unione Europea con il Recovery Fund, non cambia niente: saremo strangolati, molto prima di quanto pensiamo.

Giuseppe Conte in ParlamentoQui non si entra nel merito delle proteste delle categorie colpite, dagli artisti ai gestori di attività commerciali, né tanto meno delle proteste di piazza, alcune punteggiate da violenze ed altre pacifiche e civili.

Ci si chiede, invece, se abbia senso un sistema in cui il Parlamento si limita ad intervenire a posteriori; se abbia senso anche stavolta chiedere al Parlamento solo di dare il proprio assenso alla erogazione di questi "ristori" senza entrare nel merito delle decisioni politiche che hanno determinato questa nuova emergenza.

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a fronte delle rimostranze avanzate da parte di una compagine della maggioranza, Italia Viva, ha già detto che non intende modificare il suo DPCM: così è, e così deve rimanere. Problemi suoi e della maggioranza, ovviamente. Ma in Parlamento no, è diverso.
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