Se questo è l'obiettivo,
tutelare il sistema produttivo italiano, soprattutto alla Lega che ha un profondo radicamento al Nord serve stare dentro alla maggioranza: troppo ha pesato sulla Lombardia, negli ultimi tempi, il conflitto politico continuo tra gli organi della Regione e la politica romana. Quello che Matteo Salvini pomposamente autodefinisce "il primo partito italiano" non può né deve stare all'opposizione. Anche a costo di masticare amaro sulla pregiudiziale filo-europeista che marca a fuoco il nuovo governo.
Il potere è potere: e nessuno vuole star fuori. Da qui alle elezioni, ne passerà tanta di acqua sotto i ponti.
L'
Italia si mette dunque al riparo, con una ampia quanto improbabile maggioranza pronta a sostenere il Governo Draghi, dalla violenta instabilità che colpirà l'Europa nei prossimi mesi.
Il quadro è frastagliato.
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