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Serve un Fisco che finanzi gli investimenti

Ormai non basta più tagliare il cuneo fiscale o detassare gli investimenti


Tutto il settore della formazione professionale e le politiche attive del lavoro sono catastroficamente carenti, serviranno anni. Ma non c'è tempo da perdere, per affrontare il tema cruciale: l'aumento della produttività delle imprese aumentando gli investimenti.

Non basta fermarsi alla competitività nei mercati di base: serve aumentare la produttività in quelli a maggior valore aggiunto.
Sono concetti assai diversi, benché strettamente connessi, quelli di produttività e di competitività: mentre con la prima si misura il rapporto tra il valore del prodotto realizzato ed il costo dei mezzi produttivi impiegati nell'attività d'impresa, con la seconda si misura il vantaggio che deriva dalla maggiore produttività.

OperaioE non bisogna trascurare il fatto che un'ora di lavoro, ad esempio di un operaio che lavora in una fabbrica di automobili, ha una produttività diversa a seconda del modello che si va a realizzare.

Lo stesso vale in agricoltura o nei servizi: coltivazioni più ricercate riescono a spuntare prezzi più elevati, impiegando la stessa quantità di manodopera, così come lo stesso cameriere può far fatturare cifre assai diverse al ristorante in cui lavora.

Muoversi verso l'alto nella catena del valore richiede impegno imprenditoriale, investimenti continui, un sistema bancario che sostenga gli investimenti, un fisco che li favorisca. Le maggiori economie di scala e di scopo, derivanti dall'aumento dei volumi di produzione e della specializzazione, fanno crescere il fatturato ed aumentare il saggio di profitto.
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