Tutto si cela, dunque, dietro
il buonismo dell'accoglienza del migrante, un altro traffico di donne e di uomini che depreda l'Africa e gli altri Paesi poveri delle generazioni più giovani, di coloro che sfidano tutto, e che pagano profumatamente i trafficanti, per raggiungere l'agognato Occidente. Dove saranno ospitati nei centri di identificazione e smistamento, per poi finire nelle periferie urbane a fare l'elemosina, a diventare manovalanza per i racket di vecchie e nuove mafie, oppure nelle campagne per raccogliere ortaggi e frutta.
E sì, che la
manodopera a 2 euro l'ora serve! Serve perché i pomodori raccolti a cassette da dieci chili, e pagate dall'intermediario a cinque euro se va bene, finiscono nei negozi ad un prezzo enormemente più alto: da mezzo euro al chilo, quanto è stato il prezzo incassato dal produttore, si va ad un euro nei mercati delle aree agricole circostanti, per salire a due euro ed anche di più nei negozi delle città.
Il prezzo del pomodoro si raddoppia, si triplica, si quadruplica in poche ore: questo è il vero business dell'oro rosso.
Le anime candide, quelle che vanno con nonchalance sul monopattino elettrico, che girano con la bicicletta con la pedalata assistita, e che si inorgogliscono per l'acquisto di una vettura trazione elettrica integrale, leggendo i giornali si illudono che l'accoglienza degli emigrati che fuggono dalla povertà sia un dovere morale prima ancora che civile: senza neppure saperlo. Purtroppo, sono innocentemente conniventi rispetto ad una nuova stagione di sfruttamento coloniale.
Un neo-colonialismo buonista si cela dietro lo sfruttamento dei Paesi poveri Emigrazione selvaggia: Sottosviluppo e Carità pelosa
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