Ci sono anche le Presidenziali e poi le Legislative in Francia, nella primavera del 2022: se il movimento EELV (Ecologiste Europeiste-LeVerte) sosterrà questa accelerazione, di certo il partito del Presidente Macron, LREM (La Republique en Marche) non potrà che fare altrettanto, visto che tutto parte dall'Accordo di Parigi sul clima. I Gilet Jaune sono senza rappresentanza politica, ma per loro sarebbe un controsenso approvare questa accelerazione.
Per ragioni diverse, in Francia ed in Germania ci sono molte forze politiche favorevoli alla accelerazione della transizione ecologica proposta dalla Commissione europea, anche se nessuno ne ha stimato i costi economici e sociali.
La prudenza dei Ministri italiani non peserà molto in Europa, anche se
la nostra produzione manifatturiera rischia di essere travolta da questa trasformazione accelerata: perderemo il ruolo che ci siamo ritagliati finora, come fornitori della industria tedesca, e avremo pochissimo spazio nelle nuove tecnologie.
L’Italia rischia di fare la fine del grillo parlante, che petulante venne schiacciato con un martello sul muro da Pinocchio, per zittirlo.
Il rischio è la tenuta sociale dell'Europa: la reazione dei Gilet Jaune, politicamente incontrollabile, è già sotto gli occhi di tutti.
La accelerazione europea ci metterà tutti contro: Paesi produttori di petrolio e gas, Usa e Cina In Europa tutti Verdi, ma da soli ed al verde
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