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Bonus Carburante a Parigi

Entro Natale, 100 euro a 38 milioni di francesi


La questione dei prezzi si era fatta già rovente da qualche settimana per via dell'aumento del gas per uso domestico: nel Nord del Paese, infatti, i termosifoni si accedono presto, già a fine ottobre. Il governo francese ha fatto come il governo italiano, che è intervenuto con un secondo decreto legge dopo quello dell'estate, per calmierare anche le tariffe del mercato di maggior tutela che decorrono dal 1° ottobre. A Parigi è stato deciso di plafonare l'aumento del gas al 3% fino alla prossima primavera, contando sul fatto che la successiva minor domanda porterà ad una riduzione dei prezzi.La stangata sui carburanti ha anche una motivazione politica: in primavera ci sono le elezioni Presidenziali e poi le Legislative, e si teme una nuova fiammata di proteste da parte dei Gilet Jaunes. Scesero in piazza indossando proprio il fantasmino giallo che si usa per farsi notare di notte scendendo dalle auto per una emergenza: era il 2018, quando il governo presieduto da Edouard Philippe decise di aumentare le tasse sul carburante per scoraggiare l'uso delle automobili e di ridurre la velocità massima sulle strade statali, portandola da 90 ad 80 Km/h per ridurre i consumi e di conseguenza anche le emissioni di CO2. La transizione ecologica, fatta a colpi di tasse e di restrizioni sulle auto, era fallita.

Il governo francese ha fatto sapere che intende corrispondere un bonus di 100 euro a 38 milioni di persone, quelle che guadagnano meno di 2 mila euro al mese, per compensare gli aumenti del prezzo del carburante.

La questione, ora, non è tanto di valutare se il Bonus di 100 euro sia sufficiente o meno, oppure se la soglia di reddito di 2 mila euro sia adeguata, ma di valutare questa iniziativa alla luce di quanto sta accadendo in giro per il mondo con i rincari senza fine dei prezzi delle materie prime e dei prodotti energetici, e delle politiche di transizione energetica che puntano a scoraggiare i consumi usando restrizioni e tassazione.
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