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Rehn attacca Berlusconi: la crisi del 2011 è responsabilità del governo di allora

Economia
Rehn attacca Berlusconi: la crisi del 2011 è responsabilità del governo di allora
(Teleborsa) - Il commissario europeo agli Affari Economici Olli Rehn attacca apertamente Silvio Berlusconi affermando che fino al settembre 2011, quando il governo era guidato dal Cavaliere, l'Italia aveva politiche non coerenti con gli impegni di bilancio. E sottolinea che "solo dal novembre successivo, con il cambio di esecutivo, il Paese ha avviato misure di consolidamento più solide e prudenti.

Secondo Rehn il motivo per cui i rendimenti dei titoli di Stato italiani, sono balzati verso l'alto nel novembre 2011 è stato perché il Governo di allora non si è "impegnato abbastanza a ridurre il deficit".

Il commissario europeo parlando alla platea dello European policy centre ha invece mostrato ottimismo sulla situazione del nostro Paese elogiando il lavoro finora svolto dall'attuale esecutivo. L'Italia, ha detto, "ha saputo correggere la propria situazione tanto che lo spread sui bond a 10 anni dal 2011 a oggi si è dimezzato producendo risparmi per 3 miliardi solo per il primo anno". Questi dati fanno guardare con "ottimismo" la situazione generale. "Si vede che le turbolenze finanziarie si stanno attenuando, anche se l'economia resta comunque debole".

Per Rehn l'Italia è diventato un paese "più stabile e sicuro" e evidenzia che "da novembre 2011 abbiamo visto un consistente consolidamento fiscale portato avanti dall'Italia". Ciò, conclude, "ha prodotto una condizione che ha facilitato il ritorno a una condizione di stabilità".
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