Facebook Pixel
Milano 28-mar
34.750,35 -0,03%
Nasdaq 28-mar
18.254,69 -0,14%
Dow Jones 28-mar
39.807,37 +0,12%
Londra 28-mar
7.952,62 +0,26%
Francoforte 28-mar
18.492,49 +0,08%

Renzi apre il semestre europeo tra applausi e stoccate

Economia, Politica
Renzi apre il semestre europeo tra applausi e stoccate
(Teleborsa) - Si apre all'insegna delle polemiche il semestre europeo di presidenza italiana. Tutto è andato bene fino alla conclusione del discorso programmatico di Matteo Renzi davanti al Parlamento europeo a Strasburgo. Parlando "a braccio" e non leggendo il discorso scritto, contrariamente a quanto prestabilito, Renzi ha chiesto all'Unione Europea di "ritrovare l'anima" perché "se l'Europa oggi si facesse un selfie, emergerebbe il volto della stanchezza, della rassegnazione, della noia".



Per quanto riguarda l'Italia, non verranno chieste "scorciatoie", ha poi promesso, ma solo di rivedere il binomio stabilità-crescita, oggi troppo sbilanciato verso la prima.

L'Europa, ha poi incalzato, deve tornare all'avanguardia ed essere unita non solo dalla burocrazia. Soprattutto, deve allentare un po' la politica del rigore.

Non sono mancati gli applausi dell'aula (sette durante il discorso più uno finale) e i giudizi positivi. Tra questi, quello del capogruppo dei liberaldemocratici Guy Verhofstadt che non ha lesinato un attacco a Silvio Berlusconi (con il quale l'Europarlamento "ha perso 10 anni a parlare di calcio e di donne", ha detto).

Non a tutti è piaciuto il discorso del Premier, però. Il capogruppo del Partito Popolare Europeo (PPE), il tedesco Manfred Weber ha infatti detto perentoriamente che bisogna continuare con la linea del rigore perché "i debiti non creano futuro, lo distruggono".

Ovviamente Renzi non ha tardato a replicare, affermando: "Non accettiamo lezioni di morale da nessuno: è vero che l'Italia ha un debito molto alto, ma è anche vero che ha una ricchezza privata quattro volte superiore" e ricordando che alla Germania "fu concessa non la flessibilità ma la possibilità di violare i limiti, cosa che ha consentito alla Germania di crescere".

Non è mancata nemmeno una stoccata a Farage che ieri ha voltato le spalle durante l'inno dell'UE. "Si possono voltare le spalle all'inno, ma non ai problemi reali", ha detto il Presidente del Consiglio.
Condividi
```