(Teleborsa) -
Duro scambio di accuse tra Ucraina e i separatisti filo-russi, per la
ripresa delle ostilità scoppiate sopra la
tregua firmata 11 giorni fa.
L'
aeroporto di Donetsk, la più grande città nella zona del conflitto,
è stato bombardato per tutto il giorno dalle truppe governative, che hanno poi attaccato numerosi villaggi alla periferia della città. Lo ha riferito il portavoce militare dell'esercito di Kiev, ieri, aggiungendo che l'esercito ucraino stava osservando il cessate il fuoco.
Le affermazioni sono state contraddette dalle autorità separatiste di Donetsk, secondo le quali i ribelli filo-russi avrebbero subìto, invece, 40 attacchi unilaterali nelle ultime 24 ore, che avrebbero ucciso 20 persone.
Gli scontri starebbero quindi sbriciolando la
tregua firmata il 5 settembre e per discutere della situazione, oggi, il
Presidente Poroshenko si incontrerà con rappresentanti del Parlamento e il comandante in capo delle forze ucraine, in una sessione parlamentare a porte chiuse.
Gli
Stati Uniti e gli altri paesi della NATO hanno iniziato ieri le esercitazioni militari in Ucraina, a stretto contatto con i 25.000 soldati russi dispiegati lungo il confine e gli di 3.000 all'interno del paese.
"La mia preoccupazione è che nell'interesse della Russia di stabilire nuovi rapporti internazionali, il conflitto nella regione possa cristallizzarsi e durare a lungo", ha detto il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen in una conferenza ieri a Bruxelles. "La Russia ha usato la pressione economica e l'azione militare per produrre instabilità nella regione e diminuire l'indipendenza dei suoi vicini".